Poche emozioni e un pareggio che allontana la salvezza per piemontesi e salentini. Pericolosi Mascara e Di Michele. Nel finale traversa di Morimoto. Molto nervosismo: sette gialli
Il Novara continua a non subire gol e ha fatto sette punti nelle ultime tre partite. Il Lecce nelle ultime 12 partite ha perso solo contro Udinese e Milan. Dati che non si conciliano con la posizione in classifica delle due squadre, ma se si vanno a cercare le occasioni sprecate in tutto il campionato tutto si capisce benissimo. Anche oggi. La logica voleva una partita da 1-2 per gli scommettitori, con le squadre all'arrembaggio in cerca della vittoria-salvezza. Invece alla fine esce una X che premia solo la paura e il caldo.
Giuseppe Mascara, 32 anni, impegna Massimiliano Benassi nell'occasione più pericolosa del primo tempo. Lapresse
Giuseppe Mascara, 32 anni, impegna Massimiliano Benassi nell'occasione più pericolosa del primo tempo. Lapresse
torna cuadrado — Nessuna novità in formazione rispetto alle previsioni della vigilia. Il Lecce deve fare a meno di Oddo squalificato e lo sostituisce con Tomovic nella difesa a tre. Ma, soprattutto, Cosmi ritrova Cuadrado, elemento fondamentale per il gioco del tecnico perugino. Nel Novara gioca Jeda, Caracciolo si accomoda in panchina. Confermata la difesa a cinque che ha sistemato le statistiche negative sui gol subiti dalla difesa piemontese.
Luis Muriel cerca spazio nella difesa del Novara. Lapresse
Luis Muriel cerca spazio nella difesa del Novara. Lapresse
sarà il caldo? — Nel primo tempo i ritmi del match non sono certo quelli di due squadre all'ultima spiaggia con i tre punti come unico obiettivo per continuare a sperare. Il primo tiro in porta pericoloso arriva al 43': un cross al centro non è controllato da Caracciolo, finisce a Mascara che non ha nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa succede che piomba su di lui Benassi a respingere la conclusione. Nei 42 minuti precedenti da registrare solo un paio di spunti di Rigoni sulla sinistra (qualche dribbling di troppo di Cuadrado al limite della sua area), controllati bene da Benassi, e un tiro di Di Michele che finisce sull'esterno del palo. Muriel si accende un paio di volte e semina il panico, ma si perde nell'ultimo passaggio. Jeda, dall'altra parte, è talmente evanescente che entra nei tabellini solo quando al 35' viene sostituito da Caracciolo. Per il resto, poca roba: gioco sulle fasce bloccato, difese attente, nessun guizzo a saltare l'uomo. Ci vuole qualcosa di più per restare in serie A.
Attilio Tesser istruisce Marco Rigoni, 32 anni, uno dei migliori in campo. Lapresse
Attilio Tesser istruisce Marco Rigoni, 32 anni, uno dei migliori in campo. Lapresse
meglio il novara — Nella ripresa almeno una delle due squadre ci prova. E' il Novara di Tesser, mentre la squadra di Cosmi non è la stessa delle ultime domeniche. Niente scambi nello stretto, niente volate sulle fasce, niente tiri in porta. Solo attesa e contropiede, ma sempre troppo lento. La mole di gioco del Novara però non produce molti pericoli: Caracciolo è sempre bravo di sponda e Rigoni è spesso imprendibile sulla sinistra. Ma le palle al centro sono sempre troppo lunghe di qualche centimetro e Morimoto e Caracciolo sono molte volte aldilà dei difensori salentini. Gli ospiti controllano come se stessero vincendo 3-0 e vanno vicini al gol solo con una magia dal limite di Di Michele che trova sveglio Ujkani, mai impegnato fino a quel momento. Onore agli uomini di Tesser che ci provano fino al 50' e nel recupero confezionano l'occasione più insidiosa: solo la traversa ferma Morimoto e spegne l'urlo del Piola. I risultati delle altre lasciano tutto invariato, ma le giornate alla fine sono una in meno.
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